venerdì 30 settembre 2011

UOVA ALLA COQUE e qualche aggiornamento sul Decluttering



La ricetta che posto quest'oggi mi ricorda tantissimo la mia infanzia. Le uova alla coque allora in realtà non mi piacevano tanto ma adoravo i portauova di mia madre, un pò per la loro forma e un pò per i colori che avevano. Si sa, da bimbi si amano le cose più strane! :)
Ad oggi sorrido rendendomi conto che gusto le uova alla coque ma che con il mio decluttering e la mia passione per il riciclo i portauova belli e colorati sono spariti e ne sono nati altri semplici e pratici, oltre che sicuramente più creativi.
Come cambiano le cose!!!

Vi aggiorno in merito al mio decluttering. E' proprio un lavoraccio!!! Soprattutto se viene fatto con poco tempo a disposizione che si necessiterebbe dedicare al relax. Ma questa è un'altra storia.
Visto quanta merce abbiamo ancora in casa ritengo che questa sia solo la prima passata, ne dovremo fare sicuramente altre, non si può eliminare tutto ma sicuramente possiamo impegnarci ancor di più.
Gli armadi dei vestiti sono ok, li mi ritengo più che soddisfatta! Abbiamo riempito un intero cassone della Caritas. Vi basti pensare che Lui aveva occupato una parte di un armadio con maglioncioni che li vi stazionavano da anni ed anni. Credetemi, lui si metterà a dir tanto 1 o 2 volte l'anno un maglioncino, anche con la neve alta gira in manica di camicia. Solo per i maglioni si son riempiti 2 sacchi grandi :D
I libri proprio non ce la facciamo a gettarli. Come si fa a buttare un libro?!?! Dev'essere veramente non apprezzato per potersene disfare! Sarà ardua la faccenda libri! Comunque un bel pò di riviste di arte ed alcuni cataloghi di mostre sono spariti dagli scaffali (soprattutto di quegli artisti da noi non apprezzati :D)
La cantina è stata revisionata in parte, prevalentemente la parte di Lui. E' così grande e piena di cose che servirà si una seconda passata! Certo è che già con un colpo d'occhio si nota subito la differenza rispetto a prima.
Nel reparto elettronica-cd-dvd-telefoni-pc abbiamo ottenuto un risultato mediocre.
A breve passerò alla cucina. Qualcosa ho già fatto ma non ho ancora avuto il giusto tempo e la dovuta attenzione.

Con tutta la merce eliminata domenica, giornata del riciclo, abbiamo riempito la macchina e ci siamo diretti belli contenti al mercatino dell'usato. Avevamo di tutto e di più!
Con estrema delusione siamo tornati a casa con ancora metà auto piena.
L'idea del mercatino vale ed è meravigliosa, ma non tutto ciò che vi si porta viene preso per la vendita. Del resto pure i mercatini che nascono ora hanno come prima finalità quella di lucro e di conseguenza solo ciò che è certo abbia nel breve tempo mercato viene tenuto in conto vendita. Nel dubbio scartano tutto. :(
Ecco il perché ci siamo rivolti anche questa volta al cassone della Caritas (non prima di prendere qualche maglietta per trasformarla in fettuccia - ecco qui come fare).

Per il resto della merce ora stiamo cercando qualche associazione del posto a cui darla in regalo. Mi rode il pensiero che ciò che ho scartato non possa avere altra vita e vada ad aumentare la nostra spazzatura.

Vi terrò aggiornati in merito agli sviluppi.


Ora vi lascio alla ricettina delle uova.




UOVO ALLA COQUE
uova
acqua
sale
pepe


La ricetta è di una semplicità estrema.
Prendete un pentolino e riempitelo di acqua. Portatela ad ebolizione e, con l'aiuto di un cucchiaio, fatevi scivolare delicatamente all'interno le uova. Continuate la cottura per 3 minuti e togliete le uova dall'acqua.
Fate raffreddare leggermente e rompete la parte superiore delle uova, salate leggermente, pepate ed adagiate nei portauovo (io ho reciclato quelli della confezione di vendita).
Buon appetito!




venerdì 23 settembre 2011

MUFFIN ALLA BANANA E LIMONE e il Decluttering, il minimalismo, la mia vita sempre più naturale


Questo periodo per me è alquanto incasinato. Chi mi conosce sostiene che non è una novità :-)
Sto organizzando il 4° trasloco in 3 anni. Da pazzi!!! Non completo perché fino a che non trovo lavoro nella città dove devo recarmi sarò in equilibrio tra due case. E neppure definitivo perché la casa dove sto portando tutte le mie cose sarà per noi fino a dicembre, stiamo già cercandone un'altra.
Fino ad ora nella nuova casa ci stavano tutte le mie cose e pure tutte le cose di Lui. Due case che si uniscono. Non vi dico quanti doppioni!!!
Durante i traslochi, e soprattutto nell'atto della sistemazione della casa mi rendo conto quanto siamo oggi tutti figli del consumismo. Pazzesco! pure nauseante direi!
Dopo alcune considerazioni io e Lui abbiamo deciso di prendere in affitto una casa molto più piccola rispetto a dove viviamo ora. Per due persone può bastare una casa modesta nelle dimensioni (l'unica cosa che mi piacerebbe avere è un pezzetto di terra per fare un piccolo orto -speriamo!!!). Il problema è che abbiamo veramente ma veramente tantissime cose.
Io mentalmente nel tempo mi sto avvicinando sempre di più alla considerazione dell'essenziale. A mio parere tante cose nella vita ci appesantiscono solamente, ci zavorrano, non ci danno e lasciano spazio. Sento sempre più il bisogno di buttare il passato per lasciare spazio solo a ciò che è indispensabile. Avverto la necessità di liberare, di pulire, ma soprattutto di dare il giusto valore alle cose.
Visto che anche Lui è della mia stessa idea abbiamo, da qualche settimana, iniziato il piacevole, ma faticoso, atto di selezione.
La scelta viene fatta in modo preciso. L'oggetto o l'indumento da tenere deve avere la caratteristica di essere essenziale e di esse utilizzato più volte nell'arco dell'anno. Per quanto riguarda gli accessori della cucina vanno privilegiati i robot multifunzione agli altri che hanno un solo utilizzo, oltre che considerarne la praticità e la dimensione.
La maggior parte della merce la portiamo al mercatino dell'usato (che da due favolose opportunità: guadagnare due soldi e non inquinare con eccessivi rifiuti dando la possibilità agli oggetti o indumenti da noi scartati di avere una nuova vita). Credetemi, è una bella soddisfazione!!!!
Ovviamente questa scelta comporta anche maggior attenzione per gli acquisti che d'ora in poi faremo.
Più procedo nell'operazione pulizia e più  mi rendo conto quanto siamo malati di consumismo. Basta andare a fare la spesa in un grande magazzino per rendersi conto della spinta interiore che abbiamo per l'acquisto. Anche girando nei mercatini dell'usato, quando si porta la merce per la vendita, si avverte l'impulso dell'acquisto. Questo vale non solo per gli oggetti e gli indumenti, anche per gli alimenti!

Gironzolando tra le pagine di internet mi sono ritrovata tra le parole di molte che stanno facendo pulizia come la sottoscritta. Ho scoperto che questa azione viene definita Decluttering.
Qui , qui e qui potete leggere esperienze di altre persone. Quanto le capisco!!!
Qui potete trovare varie informazioni su questo modo di vivere nell'essenziale: il minimalismo.
Qui, Qui (ascoltate anche i video in fondo alla pagina) e qui alcuni libri, che non ho ancora letto, ma che farò perché mi sembrano utili.

Penso che tornare all'autoproduzione, all'eliminazione degli sprechi, alla natura sia l'unica strada per una bella vita. Noto che il design che prediligo sempre più è quello che nasce dal riciclo. Ciò che mi attrae è il sano, il leggero, il naturale. Sono ormai ben 4 anni che non mi tingo i capelli, e di fili bianchi ne ho un buon numero nonostante i miei 34 anni. Lo smalto lo sto utilizzando come trucco per le feste importanti, mi sono resa conto che le mie unghie lunghe sono belle ed eleganti anche al naturale, l'importante è che siano ben curate. Le maschere per il viso sono sempre più il risultato di pozioni che nascono dal mio frigo piuttosto che cofanetti comprati al super o in profumeria. Mi piace essere sempre più me stessa piuttosto che ciò che il mondo richiede di essere ad una donna.

In cucina questa modalità di vita fa veramente la differenza. Sono sempre più indirizzata verso cibi che mi aiutano a produrre sempre meno scarti ed a riutilizzare una parte di quelli che si creano. Anche se ammetto che ci vuole del tempo per imparare ed organizzarsi ed organizzarsi bene anche in cucina.
Ieri ho notato nel frigo una bustina di lievito aperta e pure delle banane fin troppo mature. Ecco cosa ne è uscito:


MUFFIN BANANA E LIMONE
250 gr di farina 0
2 cucchiaini di lievito per dolci
1 cucchiaino di bicarbonato
120 gr di zucchero di canna grezzo
250 gr di yogurt naturale
1 uovo
80 ml di olio evo
1 limone e mezzo (solo il succo)
2 banane mature
latte di soia q.b.

In una terrina amalgamate la farina con il lievito ed il bicarbonato. A parte emulsionate l'uovo con lo zucchero. Unite i due composti ed aggiungete lo yogurt e l'olio evo. Aggiungete anche il succo dei limoni (se il composto è ancora duro unite un pò di latte). Tagliate a pezzetti le banane ed unitele amalgamando bene.
Riempite dodici stampini da muffin ed infornate a 180° per circa 30 minuti.

mercoledì 14 settembre 2011

MELANZANE E ZUCCHINE RIPIENE



Rieccomi dopo aver imbiancato tutta la parte del box e spazi attigui. Il bianco candido ha rivestito di nuova veste i muri dando una sensazione piacevole di pulito ed ordinato (da anni il box non conosceva ordine). A questo punto speriamo che il prossimo visitatore vorrà comprarla sta benedetta casina!!!

Io ho avuto oggi notizia che il posto di lavoro per cui avevo tanto sperato, lavoro che mi consentirebbe di spostarmi di città e di iniziare definitivamente a vivere con Lui, non è mio. La persona che avrei dovuto sostituire ha deciso alla fine di fermarsi in azienda. Non vi dico che delusione!!!!
Lui è riuscito a farmi tornare il sorriso e la speranza, erano entrambi spariti per qualche ora lasciando spazio solo alla delusione totale.
Prima o poi qualcosa arriverà, e son sicura che sarà il posto che a me è più congeniale! :-)
In questi casi serve solo perseveranza e positività! Quindi, come dice mia mamma: "ados coi fer!"  ;-)

Nel frattempo mi dedico alla cucina.
Sono le ultime melanzane e zucchine, non potevo non approfittarne per una scorpacciata finale.

Un sorriso a tutti...




MELANZANE E ZUCCHINE RIPIENE
melanzane
zucchine
formaggio morbido di soia (è ottima anche la mozzarella, se viene utilizzata questa lasciarla prima del taglio sgocciolare per bene)
pomodori molto maturi
passata di pomodoro
erba cipollina
curcuma
semi di papavero
pangrattato
sale
pepe


Lavare le melanzane e le zucchine e tagliarle a metà per il verso della lunghezza. Svuotarle della polpa lasciando solo mezzo centimetro circa di guscio. Tagliare a pezzetti la polpa e metterla in una bacinella con i pomodori tagliati a pezzettini, l'erba cipollina, il sale, il pepe, un poco di curcuma, il pangrattato e il formaggio di soia tagliato a cubetti. Amalgamare il tutto e bagnare con un filo di olio. Tagliuzzare la base sia della malanzana che della zucchina per far insaporire meglio il tutto e riversarvi poi all'interno il ripieno.
Spolverare la superfice con il pangrattato.
Mettere nel forno caldo a 200° per circa 30 minuti.

martedì 6 settembre 2011

PEPERONI RIPIENI DI QUINOA


Tanto per cambiare anche oggi vado di fretta. Stasera mi devo organizzare per ridipingere il garage, la cantina e la lavanderia. Dovendolo fare nei tempi liberi, un'oretta la sera dopo il lavoro, sarò più che impeganta per tutta la settimana. Già immagino le mie spalle e braccia alla fine dei lavori. Ricordo ancora il male che provai la prima volta che dipinsi tutto :(
Un pò di esercizio mi farà comunque bene, e poi a dirla tutta a me piace dipinger casa! E sono pure molto più brava di Lui (almeno con il rullo, ma non con il pennello ammetto che li Lui mi batte).
La cosa che proprio non mi garba è dover sistemare tutto alla fine dei lavori, ma in questo caso il compito sarà alleggerito grazie alla sempre minor quantità di merce.
Quindi posto oggi questa ricettina, della quinoa vi avevo già detto due cosine qui , e ci rivediamo non appena sono un pò più libera.



PEPERONI RIPIENI DI QUINOA
peperoni (meglio se non troppo grandi)
quinoa
brodo vegetale
formaggio di soia morbido (in abbondanza)
erba cipollina
prezzemolo
semi di papavero
olio evo
sale
pepe


Mettete la quinoa in un contenitore e calcolate che il brodo dev'essere circa il triplo della sua quantità.
Mettete il brodo in un pentolino e portate ad ebollizione, poi versatevi la quinoa e fatela cuocere per circa 15 minuti (controllate le tempistiche consigliate sull'involucro che conteneva la quinoa). Spegnete e lasciate riposare la quinoa nel brodo per almeno 5 minuti poi scolatela e lasciatela leggermente intiepidire.
Tagliate il formaggio di soia a dadini ed incorporatelo alla quinoa, aggiungete una abbondante spolverata di erba cipollina, di prezzemolo fresco, i semi di papavero ed un filo di olio evo. Aggiustate di sale e di pepe.
Lavate i peperoni e tagliatevi la parte superiore, non gettatela.
Scavate leggermente l'interno e riempitelo con la quinoa farcita. Adagiate i peperoni in una pirofila leggermente unta di olio o ricoperta di carta da forno. Ponete a fianco dei peperoni la parte che avete asportato.
Irrorate la superfice con un filo sottile di olio evo.
Mettete nel forno già caldo per circa 40 minuti. Prima di togliere dal forno controllate che il peperone sia cotto con i lembi di una forghetta.
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