lunedì 26 novembre 2012

VERDURE AL FORNO CON CREMA DI KEFIR




Come vi ho anticipato alcuni post fa ho dei granuli di kefir con cui fare nuovi esperimenti.
I kefir mi sono stati spediti da una brava spacciatrice trovata su un gruppo di FB, KEFIR ITALIA, un gruppo che trovo molto serio a cui partecipano autoproduttori di kefir che spacciano granuli e consigli sull'utilizzo del kefir di latte vaccino, soia ed acqua.
Io ho ricevuto i miei granuli e subito dopo due giorni ho iniziato a consumare il mio kefir nelle merende del pomeriggio al posto dello yogurt abbinandolo a frutta fresca e secca frullati (ogni tanto uniti ad una spolverata di cannella in polvere o spirulina in polvere).
Questo w-e appena trascorso ho provato a fare una cremina per condire la verdura con il kefir di un giorno, temevo il risultato fosse un pò acido, come del resto lo è il kefir, così lo ho abbinato a delle fette di tofu e frullato il tutto, leggermente allungato con una spruzzata di latte di soia.
Risultato assai gradevole, ci siamo slappati la pirofila in men che non si dica :D


VERDURE AL FORNO CON CREMA DI KEFIR
verdure varie (per me zucca e broccolo romano di cui ho utilizzato anche le foglie esterne)
mezzo bicchiere di kefir
qualche fetta di tofu morbido
latte di soia q.b.
semi di sesamo
semi di girasole
semi di zucca
noce moscata
sale rosa
formaggio grana grattuggiato
pane grattuggiato

Cuocere le verdure al vapore tenendole croccanti. Disporle a strati alternandole in una pirofila da forno. In un recipiente alto versare il kefir, il tofu a fette, tutti i semi, un pò di noce moscata ed un pizzico di sale rosa. Con il minipinner frullare tutto creando una crema che poi dev'essere versata omogeneamente sulle verdure. Spolverare le verdure con il formaggio grattuggiato, con del pangrattato e con un pò di semi di sesamo.
Mettere in forno a 180° per una quindicina di minuti.

lunedì 19 novembre 2012

COMBATTERE UN DOLORE MUSCOLARE... CON I PRODOTTI DELLA CUCINA


 
 
Mi è ricapitato di recente di sentire lui che mi dice "fammi qualcosa di tuo" per un dolore muscolare.
Sottolineo sempre che io non sono professionista e quindi racconto solo quello che faccio io personalmente quando mi capita qualcosa del genere. Le tecniche di guaridione della naturopatia che i miei genitori hanno sempre applicato a me e che medici naturopati o omeopati negli anni ci hanno consigliato. Questo rimedio oltre che per dolori muscolari lo applico anche per il torcicollo.
 
Inizialmente prendo una pezza e la intingo bene di aceto di mele, ovviamente è meglio quello bio. Lo appoggio sulla zona dolente e strofino per bene. A questo punto cerco di scaldare la zona. Ultimamente mi sono fatta dai panetti di  tessuto conteneti abbondante sale grosso che scaldo nel microonde per qualche minuto, prima di avere questi mettevo il sale grosso a scaldare in una pentola di acciaio inox e poi lo riversavo in un tessuto ampio e facevo con esso un cuscinetto ben chiuso, in modo da non perdere grani di sale che possono scottare la pelle.
Questi panetti di sale li posiziono sulla parte del corpo dolente, sotto, a contatto con la pelle, lascio il tessuto intrinso di aceto. Tampono inizialmente, dato che il sale scotta assai all'inizio, e poi lascio il panetto adagiato sulla pelle. Fatto ripetutamente riesco in pochissimo tempo a togliere il dolore.
Non utilizzo alcun farmaco, mi concedo solo un unguento della meravigliosa arnica che friziono una volta che il sale è completamente raffreddato.
 
L'odore dell'aceto se ne va in un attimo, e poi quando non si sta bene o meglio arrivare subito alla soluzione del male e non fare tanto gli schizzinosi e soffermarsi agli odori!

Sorriso...

mercoledì 14 novembre 2012

ME NE SONO INVENTATA UN'ALTRA...

 
Ecco che cosa mi occupa il tempo da una settimana circa:
Granuli di kefir.
Sperimento un pò e poi ci risentiamo...
 

giovedì 8 novembre 2012

RAFFREDDORE E SPICCHIO DI AGLIO... ECCO QUI LA RELAZIONE



 
 
C'era chi cantava "basta un poco di zucchero..." mentre io canto "basta uno spicchio d'aglio...".
A tutti, in realtà i tutti con cui un pò più ho confidenza, vado a raccontare cosa faccio quando ho il raffreddore, sperando che facciano altrettanto pure loro e che non si prendano innutili farmaci. Qui forse qualcuno in più dei tutti a cui io sono abituata a raccontare potrebbe mettersi a leggere, ma è il meno male, sono abituata alle figuracce ed accetto di affontare pure questa. La figuraccia non consiste negli ingredienti che utilizzo in caso di raffreddore ma nel modo :D
 
Quindi...
quando ho un raffreddore, di quelli del tipo "liquido", prendo uno spicchio di aglio, lo divido a metà con le unghie e ne metto una metà all'interno di una narice. Lo lascio, starnuti permettendo, qualche minuto. L'aglio mi permette di disinfettare tutto il cavo nasale. Una volta tolto prendo l'altra metà e la metto nella narice opposta e, sempre sternuti permettendo, la lascio altri minutini.
Quando racconto questo metodo qualcuno mi prende per pazza, altri lo provano immediatamente, sta di fatto che questa era una ricetta di naturopatia consigliatami anni ed anni fa da un iridologo omeopata da cui mi curavo, oramai in pensione da parecchio tempo. Io sono sempre stata soggetta a raffreddori ed ho sempre utilizzato questo metodo.
Ovviamente il raffreddore per guarire completamente deve fare il suo corso ma posso assicurare che dopo la pratica dell'aglio ci si sente meglio. Tenete presente che è un antisettico ed un antibatterico.
 
Inoltre l'aglio, ovviamente uno spicchio integro, lo faccio bollire in un pò di latte (in casa ho difficilmente il latte vaccino quindi utilizzo il latte vegetale) che poi, dopo aver tolto lo spicchio ed aver messo un pò di miele, mi bevo bello bollente.
 
 

lunedì 5 novembre 2012

BANCA DEL TEMPO...MIA ALLEATA


 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 
 
 
La scelta della mia famiglia, io e Lui, è ben chiara sia da quando abbiamo iniziato a frequentarci circa sei anni fà: ci si stacca dalle famiglie di origine completamente. Una cosa siamo noi, io e Lui, ed una cosa sono le nostre famiglie di origine.
Benché stiamo bene con i rispettivi genitori o suoceri (la mia ovviamente molto più frequentata perché è in Lombardia mentre la sua in Puglia) la nostra idea di vita è ben precisa. Questo comporta una libertà totale, ma ovviamente anche molte difficoltà, sopprattutto se ci si confronta con tutti i nostri amici che hanno le loro famiglie sempre alle spalle a far da tampone ed aiuto per ogni minima cosa.
Quando parliamo con qualcuno e diciamo che non frequentiamo spesso i nostri genitori tutti pensano a chissà quale lite possa averci divisi o a chissà quale astio ci tenga lontani. In realtà la scelta mia e di Lui di staccarci dalla famiglia di origine non deriva da alcun trauma infantile non elaborato ma da una chiara convinzione che una coppia è tale solo quando non ha membri che sono ancora prima figli che compagni.
Proprio per questo motivo io e lui abbiamo scelto di vivere lontani da entrambi, i miei a circa 100 km i suoi a ben 800 km.

Il mio concetto di famiglia è molto più esteso rispetto a quello della maggior parte della gente che oggi mi circonda e con cui parlo di questo argomento.
La mia famiglia, vista in esteso, ora sono tutti quegli amici che vivono con noi parti della giornata, della settimana o del mese. Sono gli amici che ogni tanto frequentiamo. La gente che, in modo un pò più intimo della sola conoscenza, ci stanno attorno. Io avverto la vita in questo modo, ma spesso mi rendo conto che, essendo loro avvolti, avvinghiati, nelle loro famiglie di origine, tanto spazio per sentirsi parte di una famiglia allargata non ne hanno...

Qui il discorso potrebbe estendersi all'inverosimile, ed io a volte son capace di andare fuori tema e dilungarmi pure all'infinito, ma in realtà ho scritto queste informazioni sul mio modo di vedere la famiglia per introdurre una cosa ben precisa: l'importanza della Banca Del Tempo nella mia vita.

Essere soli, anche nei casi in cui la solitudine è una scelta, permette e facilità l'avvicinamento agli altri, altri intesi come sconosciuti che possono divenire gente conosciuta con cui relazionarsi per cose semplici o importanti.

Io, che sono nota da coloro che realmente ben mi conoscono come colei che non ha mai equilibrio e che passa dal nero al bianco non riconoscendo il valore del grigio, tanto necessito spazi di solitudine per avere una libertà totale del mio essere (l'unico che fino ad oggi riesce a stare nella mia libertà e solitudine è proprio solo Lui) in contrapposizione a questo sento a volte il bisogno di tornare ad essere parte di un mondo ben preciso, di un luogo definito, di un gruppo. E' per questo che ho cercato il gruppo di cui far parte, che però mi lasciasse i miei spiragli ampi di assoluta libertà.

Non è facile trovare il proprio gruppo, perché o di un gruppo ti senti veramente una parte o altrimenti tutto è asettico ed a nulla ti serve intimamente farne parte.
Alcuni anni fà mi sono ricodata di aver sentito parlare di BANCA DEL TEMPO.
Avevo proprio del tempo a disposizione e volevo conoscere gente, così ho iniziato ad informarmi in merito alle Banche esistenti sul mio territorio.

Lasciando perdere tutto il mio percorso ed arrivando al fatto concreto mi sono iscritta ed ho iniziato a frequentarla. Prima una Banca appena nata nel paesino bergamasco in cui vivevo, e poi, in seguito al mio trasloco nel varesotto, in una ben formata da anni ed ben organizzata che mi vede anche oggi membro.

Ad oggi ancora tantissime persone non conoscono l'esistenza delle BDT e non sanno del valore che queste possono avere all'interno delle singole famiglie o delle comunità.
Ogni membro di una BDT offre le proprie capacità ed i propri saperi gratuitamente a tutti gli altri membri che ne richiedono la prestazione. La gratuità è totale ed è la caratteristica base delle BDT. Le prestazioni vengono ripagate con assegni che indicano il numero delle ore ricevute come prestazione, questi assegni vengono contabilizzati all'interno della Banca al solo fine di avere una chiara situazione sui movimenti che la Banca va creando al suo interno. Il beneficiario della prestazione non è obbligato in alcun modo a restituire alcun favore al suo benefattore, a meno che non vi sia una richiesta specifica che può soddisfare, che ne abbia il tempo e la voglia di farlo.
Nelle BDT tutto viene fatto con volontà, senza obbligo alcuno.
C'è chi ofre ore di Baby-sitting, di taglio e cucito, traduzioni in varie lingue, trasporto ovunque, interventi elettrici-idraulici-di giardinaggio, sistemazione hardware e software, preparazioni culinarie, consigli di svariato genere, massaggi.... di tutto e di più. In alcuni casi vi sono anche forme di baratto di oggetti, o almeno questo risultano facilitati, ma non sono una caratteristica intrinseca delle BDT.
All'atto dell'iscrizione un membro dichiara sia cosa OFFRE alla BDT, cioè quali sono i suoi sapere o le sue capacità che mette a disposizione agli altri membri, ed eventualmente cosa CERCA.
 
Durante le ultime vacanze estive io ho chiesto che un membro si occupasse del mio orto sul balcone, se non avessi avuto la BDT non avrei avuto alcuna possibilità per le mie piante, invece sono tornata dopo 2 settimane e mezzo ed ho trovato tutte le mie pianticelle vive che risplendevano grazie alle cure loro offerte da un socia. In gruppo abbiamo seguito un corso di pronto soccorso tenuto da uno dei membri. Inoltre avevo necessità di un aiuto di taglio e cucito ed un'altra socia si è subito resa disponibile. Queste sono solo alcune delle prestazioni offertemi.
 
Ad oggi, con la voglia di tanti di decrescere, di sentirsi parte di una comunità e di creare una forma di mutuo soccorso per sostenzare alle necessità famigliari o dei singoli penso che la BDT possa fare la differenza.
Nonostante questo le BDT non sono molto popolate, sono stati scritti libri ed opuscoli, fatte conferenze in merito per comprendere come si possa, in un periodo simile di necessità comune, non appoggiarsi alle possibilità che una Banca offre. In alcuni casi penso che la motivazione sia  perché non sono ancora tanto conosciute, ma noto che anche dopo la dovuta pubblicità nulla cambia. Io stessa le ho pubblicizzate innumerevoli volte con le persone, poche che siano, che ho iniziato a conoscere nella zona dove vivo ora, nessun iscritto, ed è tutta gente che va dai 20 ai 40 anni, gente dinamica che potrebbe avere tanto da una Banca e pure dare tanto.
Altri motivi possono essere legati all'insicurezza che può derivare da gente sconosciuta (che in realtà alla seconda riunione diviene conosciuta).
O forse dato dal fatto che quando una cosa non la si paga non sembra abbia valore. E pure questa opzione a mio parere, con la mentalità di oggi, può avere gran valore effettivo!
Nonostante le innumerevoli volte in cui ho detto alle mie conoscenze che l'orlo che hanno dovuto pagare alla sarta lo avrebbero potuto avere gratis dalla BDT nulla cambia (ovviamente non tutte le BDT hanno delle sarte iscritte, ma tante massaie sanno rifare gli orli quindi un'iscritta che lo sappia fare c'è sempre).

La mia BDT si incontra in riunione due volte al mese. E' un buon motivo per tenere vive le richieste, per conoscere meglio gli altri membri e soprattutto i nuovi iscritti, per pianificare le azioni comuni, i progetti, i corsi... La BDT è un gruppo vivo.
 
Quindi, a conclusione di tutto, vi consiglio di informarvi in merito alle BDT della vostra zona, troverete uno scrigno magico pieno di valori fatti a posta per voi, ed in cui pure voi potrete immergevi aumentandone la ricchezza.

un Sorriso...

venerdì 2 novembre 2012

MUFFIN CIOCCOLATO E PERE...SOFFICISSIMAMENTE VEGAN




Apro il mese di novembre con un dolce.
Nel frattempo mi sto dedicando ad altre autoproduzioni che presto vi posterò.
A tutti un Sorriso... dolce dolce...



MUFFIN CIOCCOLATO E PERE
300 gr farina rimacinata
80 gr di fruttosio (io li preferisco non troppo dolci)
1 bustina di lievito
2 cucchiaia di cioccolato amaro in polvere
mezzo bicchiere scarso di olio evo
1 bicchiere abbondante di latte di soia (io vado sempre ad occhio, sono circa 1 bicchiere e mezzo)
2 pere tagliate a pezzettoni


In una bacinella ampia mescolare farina, fruttosio, lievito e cioccolato. Unirvi l'olio ed il latte e amalgamare molto bene. Alla fine aggiungere le pere tagliate a pezzetti.
Versare tutto il composto in stampini da muffin ed infornare a 180° per circa 30 minuti.




Lei è Sissi, la nuova cucciolina che vive con i miei genitori :D

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