mercoledì 23 aprile 2014

FRUTTA ESSICCATA... ed ESSICCATORI





Lo scorso anno come dono per il mio matrimonio ho ricevuto dalla mia splendida Banca Del Tempo un essiccatore. Uno regalo meraviglioso! Mi avranno sentita parlare di essiccatore una miriade di volte e stanchi di sentirmelo pronunciare alla prima occasione eccolo in regalo :D   Ho dei soci che quando ci si mettono sono dolcissimi e sorprendenti!!!!

Lo utilizzo quasi tutte le settimane, lo aziono la sera dopo le 19 ed il sabato o la domenica. In inverno ho essiccato tantissima buccia di arance, mandarini, mele, limoni, (in parte frullati e messi nelle torte/muffin/biscotti ed in parte spezzettati per le tisane). Per preparare il mio dado di recupero essicco una marea di verdura, buona parte di quella che finirebbe nella pattumiera ma anche molta altra più pregiata (ne consumo così tanto che non mi basta la sola verdura di recupero).
Ho essiccato la zucca e le zucchine per farne delle chips alternative. Una marea di mele, dooooolci, squisiteeeeee. Ed ora ho provato anche con la banana.

Consumo questa frutta per lo spuntino di metà mattina o quello del pomeriggio, me la porto in ufficio e la dò a mio marito che ne tiene anche un po' in auto.

Vi sono una marea di essiccatori. La tauro proposta da Macrolibrarsi li vende rettangolari più o meno lunghi in base alle esigenze dell'acquirente e con la ventilazione che arriva da un lato. Ci sono poi quelli rotondi con la ventilazione che parte dalla base; io ho quello della DCG e devo dire che mi trovo bene, danno come standard 5 cestelli ma possono essere aumentati acquistandone altri. Io tendo a seguire l'essiccazione spostando i cestelli durante il tempo di essiccazione dalla prima posizione vicino alla ventilazione all'ultima in alto. Penso che la stessa cosa debba essere fatta per quelli con ventilazione che arriva dal lato girando il cestello da un lato all'altro per permettere l'omogeneità di essiccazione su tutto il cestello, soprattutto per quelli molto lunghi.

Ovviamente se avessi un camino o una stufa sfrutterei molto quelli ma non avendo che il forno come alternativa, che consumerebbe molto di più, e tantomeno al momento la possibilità di utilizzare il sole, considero l'essiccatore un aiuto meraviglioso per la mia alimentazione.

L'essiccatore può anche essere realizzato in casa con un piccolo armadietto, dei ripiani (ad esempio quelli di un vecchio frigorifero) ed una lampadina ad incandescenza. Ecco qui le spiegazioni di quello che ha realizzato Cotto al Vapore, un'ottima alternativa!!

Non vedo l'ora di avere un giardino per poter realizzare un essicatore da mettere al sole. Ne ho trovati differenti, sia in vendita che anche da autoprodurre. Qui, qui, qui e qui ...

C'è da sbizzarrirsi anche nel produrre cibo con l'essiccatore.
Presto vi posterò i miei croccanti per la merenda realizzati con lo scarto dei centrifugati ed essiccati.



lunedì 14 aprile 2014

GERMOGLI - COME AUTOPRODURLI


semi di lino



quinoa


                                                                           alfa alfa e fagioli


                                                                                          lenticchie

 
Ogni vegetariano o vegano che si metta a parlare con degli onnivori è bene o male costretto a descrivere di cosa si ciba. Tutti pensano che noi mangiamo solo insalata!
Non è decisamente così.
Avendo gli onnivori quasi sempre la carne come piatto forza non si rendono conto di quanta marea di altre possibili alternative esistono al mondo.
Io dico sempre "se riesce ad avere una scelta di piatti un crudista, che è forse colui che ha un paniere più limitato di ingredienti e modalità di consumare il proprio cibo, figuriamoci i vegani o ancor di più noi vegetariani". Ci possiamo sbizzarrire alla grande! (peccato che questo non lo abbiano ancora capito un gran numero di ristoratori che non appena dici "sono vegetariana", dopo averti guardata male, ti portano il solito piatto di formaggi e l'altro di verdure alla piastra. 'Na tristezza!!! )
 
Da annoverare sempre tra i ns. piatti vi sono i GERMOGLI. E quasi tutti i miei interlocutori onnivori a questa parola rimangono a guardami con un punto di domanda stampato in fronte. Sapessero che si son sempre persi!!
Quindi parte la spiegazioni di cosa sono, di come si autoproducono, di come si mangiano. Tutto va bene fino a che non si rendono conto che per poterseli mangiare se li devono autoprodurre, e devono pure impiegare tempo e spazio in casa, e devono pure aspettare delle giornate prima di poterli consumare... "pluf"...  scappa subito la loro curiosità, e pure a gambe levate!
 
Sarà che io li trovo buonissimi. Ovviamente dipende dal tipo. Non parlo di quelli di senape che ogni volta che li preparo mi chiedo, perché mai? Non li sopporto proprio!! Ma la mia risposta è sempre "devo finire la scorta", e prima o poi finirà!
Deliziosi sono: le lenticchie, il fagiolo mung, la mia preferita l'alfa alfa, il porro, la quinoa, la rucola, il finocchio, il grano saraceno, i semi di lino, il fieno greco, i ceci, il basilico.... 
mmmhhh... una delizia
 
Ogni germoglio ha un sapore diverso e precise proprietà, i legumi è meglio scottarli leggermente, gli altri sono assolutamente da consumare crudi.
Ad esempio io le lenticchie le scaldo solo per qualche minuto al vapore. Il loro gusto ancora calde va dalla noce alla castagna. Dire che sono goduriose è dir ancor poco!
Ricordo che da piccola con mia madre era quasi impossibile mangiare i germogli, non arrivavano tutti insieme al giorno di maturazione, più della metà se li smangiucchiava lei di giorno in giorno dato che ne era golosissima.

Perché mangiarli? Perché un semplice germoglio ha una marea di vitamine, addirittura più del 1400% rispetto alla pianta adulta. Contiene le migliori proprietà nutritive, facilmente assimilabili ed utilizzabili dal corpo umano.

Con che cosa prepararli?  Si possono produrre con i germogliatori che si trovano facilmente in vendita. Questi possono essere in argilla, di plastica, o anche di tessuto. Altrimenti, soprattutto per chi vuole iniziare e fare delle prove, possono essere utilizzati germogliatori alternativi, alcuni sono quelli di cui ho pubblicato sopra le fotografie.
Io ho acquistato da poco più di un anno un vero germogliatore ma fino ad allora ho sempre utilizzato alternative che trovavo in casa, e che comunque a volte utilizzo anche oggi quando ho più tipi di germogli da produrre.
Questi possono essere un semplice vasetto in vetro. Al posto del tappo basta mettete una retina in plastica (ad esempio quella delle zanzariere) o una garza fermate con un elastico o un cordoncino che permetta di non fare uscire i germogli una volta che si rigira al contrario il vasetto. Altrimenti si possono prendere due vaschette di plastica (ad esempio quelle delle carote), a quella sopra dove verranno messi i germogli si faranno tanti piccoli forellini con un ago un po' ovunque (in modo da far scolare l'acqua), e quella sotto servirà per raccogliere l'acqua di scarico della vaschetta dei germogli. E' bene distanziare le due vaschette per permettere il drenaggio con due piccoli spessori, ad esempio due pezzi di tappo di sughero.
Ancora... vi è la calza di nylon di 15den o un tessuto naturale ma a trama larga. Io ho rotto una calza color carne non appena tolta dalla confezione. Dopo la rabbia iniziale ho tagliato la parte del piede ed ho iniziato ad utilizzarla per produrre i miei germogli. I semi di lenticchie li dentro germogliano con estrema facilità.
Oltre a tutti questi germogliatori casalinghi vi è anche il semplice colino, le trame devono permettere di non far scivolare fuori i semini.

Come prepararli? E' una procedura veramente semplice. In realtà possono anche essere acquistati già pronti. Ad esempio l'Esselunga li vende di soia (ma che soia è? è almeno bio? e che senso ha consumare dei germogli, un prodotto ottimo perché fresco e naturale, rimasti tanto tempo in contenitori di plastica?)  Vi sono altre aziende che in modo serio li producono da semi bio e li commercializzano, ma io vi consiglio sempre e comunque di farveli da voi. Risparmierete per di più soldi.
Basta comprare dei semi, consiglio assolutamente quelli bio. I semi dovranno essere messi per almeno 8 ore in un contenitore ampio con un bel po' di acqua e riposti in un luogo al buio, uno stipetto della cucina. Trascorso questo tempo scolateli e lavateli versandoli in un colino (attenzione ai semi piccoli, il colino in questo caso deve essere microforato). Versate poi i semi nel contenitore che avete scelto per la germogliazione. Lasciatelo al buio per i primi uno o due giorni e poi mettetelo alla luce, ma mai al sole diretto. Almeno due volte al giorno, in estate io lo faccio anche 3 o 4 volte, riempite il contenitore di acqua fresca e lasciate a bagno i germogli per qualche minuto e poi scolate lasciando i semi inumiditi ma mai zuppi in residui d'acqua. Ogni seme ha un diverso tempo di germogliazione. Alcuni sono pronti in 3/4 giorni altri addirittura in 15.
Se utilizzate i vasetti di vetro riempitelo d'acqua, lasciate a bagno i semi, poi con la rete sopra scolateli girando il vasetto al contrario.
Per i germogli dentro il nylon o il tessuto io immergo tutto il tessuto dentro una bacinella piena d'acqua e poi una volta tolto il tessuto dall'acqua si scolano da soli. Appendeteli e metteteci un piattino concavo sotto in modo da raccogliere tutta l'acqua di scolo.
Con i germogliatori in vendita invece basta mettere le cassette, impilate una sopra l'altra, sotto il getto dell'acqua del rubinetto e far si che a catena si bagnino. Ripulire la cassettina di raccolta posta alla base.
(l'acqua di risciacquo dei germogli cercate di raccoglierla in una bacinella in modo da non gettarla e di riutilizzarla per bagnare i fiori di casa e del giardino)

Come mangiarli? Qui vi potete sbizzarrire. Da soli o in abbinata a piatti di portata. Nelle insalatone,o trasformati. Alcune idee le potete trovare nel blog, qui. Vi sono anche diversi libri: germogli appetitosil'Orto dei germogli di Grazia CacciolaMangiar Sano e Naturale...


Tra i più semplici da preparare vi sono i germogli di lenticchia e di alfa alfa. Se volete provare a autoprodurveli vi consiglio di iniziare da questi. Non cambia nulla rispetto agli altri, ma almeno vedrete in fretta il risultato.


Che dire? Buon appetito!!! :)


(in questo post ho inserito i link alla mia pagina di Macrolibrarsi di cui sono partner)

giovedì 10 aprile 2014

PATATE FARCITE CON CIPOLLA E FORMAGGIO al forno




Oggi un piatto veloce....


Questa ricetta l'ho vista da qualche parte nel web, forse su Facebook, era realizzata con la pancetta ed io l'ho trasformata in un contorno gustosamente vegetariano.
E' un piatto carino da presentare e semplice da realizzare.


PATATE FARCITE
patate
cipolla
formaggio
sale
olio evo

Lavare e pelare le patate. Affettarle per il lato più corto ma senza arrivare con la lama del coltello alla fine della patata, in modo da mantenerne la forma. Cercare di fare tagli della stessa dimensione.
Tagliare a fettine sottili la cipolla ed il formaggio. Inserire nei tagli della patata in modo alternato una fetta di cipolla o una di formaggio.
Mettere in una terrina da forno un filo di olio evo, adagiavi sopra le patate, spolverare con del sale ed informare a 180° fino a che la patata non è ben cotta.
E' un contorno gustosissimo!!

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