lunedì 28 settembre 2015

I CAMBIAMENTI DELLA VITA...



 Io ed il mio cucciolo al suo 4° mese - nell'installazione d'arte di Robert Irwin (Villa Panza - VA)

 
Questo 2015 io e mio marito ce lo ricorderemo per sempre.
Come per il 2007 quando ci incontrammo la prima volta, il 2009 quando iniziammo a vivere insieme, il 2013 quando ci siamo sposati è ora arrivato anche un altro anno dispari molto importante per noi.
 
Questo è l'anno dei maggiori cambiamenti.
Prima abbiamo avuto il periodo dell'innamoramento e del sentimento puro, poi arrivata la concretezza di una vita di coppia, la costruzione di una base solida, il duro lavoro direi! Il nostro obbiettivo è sempre stato innanzi a noi e così abbiamo impostato la nostra vita insieme con le idee chiare. Questo ha comportato negli anni molteplici rinunce, tanti "no grazie", autoproduzioni a go go che volevano essere un valido aiuto al calcolo mensile dei conti economici, il vivere in una orrenda e piccola casa ma dal costo di affitto interessante, tante ore di lavoro dentro e fuori casa, soprattutto per mio marito!! Quanti vestiti visti e non comprati, quante volte a cui ho pensato al parrucchiere ma non ci sono andata (grazie a questo ho fatto però la splendida scoperta che mio marito mi sa tagliare i capelli corti ottimamente :D ), quante rinunce a cene con amici ed alle loro varie proposte....
Quando l'obbiettivo è chiaro le rinunce posso divenire non dolorose ma un dato di fatto semplice e solamente pratico. Non per altro noi sentiamo di non esserci fatti mancare nulla in questi anni, del resto i nostri viaggi li abbiamo fatti - a modo nostro ovviamente, nel nostro modo di concepire le avventure e le scoperte dei luoghi - le cose fondamentali per noi le abbiamo sempre avute, ed abbiamo fatto anche compere importanti derivate da una scelta consapevole, è un insieme, un modo di vivere.
 
Ad oggi in questo 2015 iniziamo a tirare le somme.
I nostri obbiettivi sono sempre stati né più né meno quelli di ogni famiglia: una casa e dei figli.
Obbiettivi raggiunti :D
 
Questo è proprio l'anno dei cambiamenti.
 
Il primo evidentissimo cambiamento lo mostra il mio corpo, con una splendida pancia che dichiara sempre  più chiaramente il suo contenuto. Come già vi ho anticipato in un post precedente dentro di me c'è un piccolo esserino ora arrivato al suo 7° mese. E' un maschietto.
La trasformazione non è solamente fisica, sto cambiando tutta, in modo molto lento e delicato ogni mese il mio piccolo mi sta insegnando ad essere mamma e ad avere questa consapevolezza. Sto vivendo con lui la sua crescita, i suoi cambiamenti da feto, tutti i suoi sviluppi ed i progressi che già compie, i suoi movimenti mi mostrano ogni giorno che lui c'è, che è vivo e che al momento se la gode alla grande!!
Mi sto preparando alla sua nascita, ad essere una mamma che abbraccia il suo piccolo, che lo coccola, che gli dedica tempo, attenzione, e che lo riempie di amore.
Io e mio marito stiamo pian piano lavorando sulla consapevolezza che siamo genitori e che questo comporterà sempre più cambiamenti anche tra di noi. Io sarò sempre moglie, ma avrò un lavoro da compiere di tutto pregio per un po' di tempo e per questo la solidarietà di mio marito ed il suo appoggio di papà saranno indispensabili e faranno la differenza.
Leggo spesso di donne non comprese nemmeno dai marito per la scelta, a volte difficile dal punto di vista delle energie della mamma, del lungo allattamento al seno. Io sto facendo la scelta di relazionarmi ogni volta con mio marito in merito a queste difficoltà altrui per capire come noi potremo affrontare in futuro la cosa e le problematiche in generale. Penso che la solidarietà e la complicità di coppia siamo fondamentali per la crescita di un figlio, come ovviamente per la serenità dei due a prescindere dal figlio o meno. Sono proprio curiosa ed entusiasta di vivere anche queste nuove situazioni con mio marito, di metterci in gioco ed insieme guardarci in faccia contenti o magari pure risentiti ma con il fine condiviso di trovare un metodo per far crescere nostro figlio.
E' una vera avventura!!!! Una splendida avventura che abbiamo iniziato a vivere :D :D
 
Spesso ascolto i pensieri di molti genitori in merito al futuro che desiderano dare ai loro figli. Ovviamente ogni genitore desidera il meglio per i propri figli. Tra i vari desideri spesso mi capita di ascoltare cose concrete ma allo stesso tempo molto materiali. Io mi sono spesso chiesta cosa desidero per mio figlio, la parola principe che mi viene sempre in mente è Libertà. Non per altro con mio marito cercavamo un nome da dargli che avesse a che fare con la libertà (no, non ci siamo riusciti al momento a trovarne uno che soddisfacesse entrambi). Desidero che sia libero prima di tutto di essere chi vuole, e che ci insegni a condividere o accettare il suo essere, che sia libero di vivere le sue emozioni e non sia condizionato, libero di muoversi come vuole nel mondo, tra le persone, libero di avere la tua totale libertà.
Se penso al suo futuro certo mi piacerebbe studiasse, avesse una laurea. Ma non voglio io creargli le basi per poter fare il suo personale percorso. Io e suo padre vorremmo dargli le basi per crearsi da sé il suo percorso. Io mi innamorai ancor di più di mio marito quando scoprii che durante le superiori faceva dei lavoretti che gli permisero di racimolare qualche soldo al fine partire da Foggia per venire a Milano a frequentare l'Accademia che tanto desiderava, e che in tutto il periodo dell'università e del master, senza andare fuori corso e terminando sempre con ottimi voti si è mantenuto con tanto di casa in affitto lavorando e studiando e non chiedendo nulla alla famiglia - con questo splendido esempio di caparbietà, determinazione e coerenza come fare a non sperare una simile cosa per mio figlio!!??!! La Libertà assoluta di Costruirsi la Sua Vita!
 
 
 
 
 
Ma i cambiamenti continuano...
 
 
 
Il sogno comprende anche una casa. E sta arrivando :D
Da Bergamo sono venuta a vivere a con mio marito a Gallarate, paese strategico per il suo lavoro e per gli splendidi laghi e luoghi che questa zona offre.
Ecco un nuovo spostamento, non andiamo lontano, facciamo un piccolo salto al di là del fiume Ticino e ci spostiamo in Piemonte. Zona sempre comoda per il lavoro di lui e un'immersione nel verde come chiedevano i miei sogni. Mi piace molto l'idea di cambiare regione, sebbene rimaniamo a due passi da dove siamo ora.
Scopriremo come sono i Piemontesi, per di più quelli del piccolo paesino dove andremo a vivere in provincia di Novara. Avremo un figlio che nel tempo acquisirà l'accento tipico del Piemonte, divertente! Una bergamasca, un foggiano ed un novarese :D
 
La nostra casa sarà la porzione finale di un casolare dell'800. Mezzo distrutto ma con una spettacolare volta in mattoni. Abbatteremo quasi tutto tranne la volta al piano terreno che sarà la nostra futura cucina e costruiremo in legno con vetrate grandi per illuminarla il più possibile.
Tutta la casa è esposta a Sud e Ovest, una meraviglia baciata dal sole! Potremmo mettere i pannelli fotovoltaici, farci il pozzo per l'acqua, riciclare le acque piovane, avere una stufa (come quella che aveva mia nonna nella cucina), potremo farci un orto ed un piccolo frutteto. Io sogno anche due galline e un oca che ci faccia anche la guardia :D
Il tutto con lo sfondo sfavillante del Monte Rosa che brilla nelle giornate di sole.
 
 
La nostra vita in questa casa sarà ancora più semplice, più contadina, più naturale. I ritmi delle stagioni ce li darà la natura che ci avvolgerà e la terra che lavorerò (che imparerò a lavorare). Potrò aumentare le mie autoproduzioni grazie al maggior tempo che avrò ed allo spazio di cui finalmente disporrò.
Il mio sogno nasce da una baita sotto il Pizzo Redorta, dalle estati passate in quell'assoluta genuinità. Da noi bambini che ci divertivamo con una coperta e due rami che divenivano la tenda degli indiani, da una cascata di acqua gelida in cui si facevano le dighe e dove con il bel tempo ci si lavava, dalla stufa sempre accesa che ci scaldava e cuoceva i nostri cibi, dalla granatina fatta di ghiaccio messo in uno strofinaccio e pestato con il batticarne-succo di limone-zucchero e la rusumada fatta quando avanzavano le uova.
 
 
 
 
 
In questa casa potremo tra qualche tempo, un tempo che definiranno le nostre future finanze, creare un B&B. Siiii, il mio sogno comprendeva anche ospitalità per estranei ed un modo per rendere la casa una rendita per il periodo che non avrò lavoro perché impegnata a fare la mamma. Già mi vedo a preparare muffin e torte per i miei futuri ospiti ed a cimentarmi finalmente con l'inglese al fine di colloquiare con quelli che arrivano dall'estero.
 
Tutto un immenso sogno che diviene realtà ed una meravigliosa nuova avventura!!! 
 
 
 
Vi racconterò .....
 
un Sorriso
 
 

giovedì 23 luglio 2015

OLIO DI OLIVA PER NUTRIRE LA PELLE...





Ciao a tutti,
Oggi vi parlo di OLIO. Oltre al consumo alimentare sapevate che può essere di grande aiuto anche per la nostra pelle?
Il mio consiglio va verso l’olio biologico, che l’olio abbia o meno il certificato bio è il meno male, cercate un contadino che vi assicuri il buon olio ed il trattamento naturale delle olive. Per alcune ricette che vi propongo oggi è consigliabile l’utilizzo dell’olio evo (extra vergine di oliva), per altre invece basta anche quello normale.
 
 
Crema per il viso.
Prendete un contenitore piccolo, va benissimo un vecchio dispenser di ceramica o vetro di qualche crema, ma anche piccoli vasetti delle marmellate. Lavatelo con acqua e sapone, sterilizzatelo qualche minuto in acqua bollente, asciugatelo bene (consiglio di utilizzare come strofinaccio un panno lavato con solo sapone di marsiglia e senza ammorbidenti chimici).
Mettete al suo interno del semplice olio evo.
La mattina e la sera dopo aver lavato il viso potete utilizzare l’olio al posto della solita crema. Vi basterà intingere il dito nel barattolo prendendo dell’olio e passarlo sul volto, massaggiate bene e vedrete che l’olio verrà facilmente assorbito dalla pelle lasciandovela lucente ma non unta.
Io è da più di un anno che non utilizzo più alcuna crema per il viso ma semplice olio.
 
Lucidalabbra
Con la stessa procedura della crema per il viso potete utilizzare l’olio evo anche per le labbra. Vi lascerà le labbra morbide e con un effetto gloss.
L’olio ci aiuta a non far screpolare le labbra e ce le protegge sia dal sole che dal freddo.
 
Maschera per i capelli
Se desiderate una maschera per i vostri capelli secchi riempitevi la testa di olio. Va bene sia l’olio semplice di oliva che evo. Pettinate i capelli ed ungeteli con l’olio su tutta la lunghezza, coprite poi la testa con della pellicola trasparente o meglio ancora con una cuffia per la doccia (che potrete riutilizzare più volte lavandola bene ad ogni fine trattamento). Meglio avvolgere la testa anche con una salvietta in modo da tenerla ben calda. Lavate poi i capelli con lo shampoo come fate solitamente.
Non è consigliabile questo procedimento a chi ha i capelli grassi.


Struccante per il viso
Cosa di meglio di un po' di olio evo su di una spugnetta per struccarsi gli occhi. Credetemi è il migliore. Non esagerate, ne basta un velo, vi toglierà ogni traccia di mascara, ombretto, fard... Provare per credere.
 
Per un massaggio muscolare
Se avete i muscoli dolenti, o vi siete presi uno strappo muscolare, l’olio vi servirà, unito al favoloso aceto di mele, per un massaggio. Mescolate l’aceto di mele con un po’ di olio in un bicchiere e poi massaggiate frequentemente la parte dolorante. Dopo il massaggio è meglio tenere la parte al caldo con un cuscino di sale preventivamente scaldato o un tessuto di lana. Se non avete nulla con voi per scaldare il pezzo utilizzate un phon, scaldate bene il muscolo e coprite anche solo con un fazzoletto.
 
Crema corpo pre-doccia
Quando fa tanto caldo e la percentuale di umidità è alta io non riesco a mettere la crema dopo aver fatto la doccia perché tende a farmi sudare molto, in quei caso utilizzo questo metodo che mi permette di nutrire comunque la pelle e di averla morbida.
Prima della doccia mettete su tutto il corpo l’olio di oliva, meglio se prima vi spazzolate la pelle con una apposita spazzola per il corpo. Attendete qualche minuto e poi fatevi la doccia, lavatevi tranquillamente con del sapone naturale e leggero. Vi ricordo anche l'utilizzo delle farine per lavarvi, ecco qui il link dove ve ne parlo.
Una volta usciti dalla doccia, dopo esservi asciugati, vedrete e sentirete come la vostra pelle sarà ben idratata e non necessiterà di ulteriore crema.
Potete fare la stessa cosa per il viso anche se su questo consiglio comunque di mettere un filo di olio anche dopo la doccia.
 
 
 
Ecco cosa conteneva il mio beauty case lo scorso anno, solo prodotti per la bellezza realizzati da me.
Qualche olio essenziale, la mia spugnetta, argilla bianca-verde per le maschere del viso, il dentifricio, l'olio evo come crema del viso, riso-bicarbonato-o.e. di lavanda per la doccia, bicarbonato per lavare i capelli. Nella foto non ho compreso il deodorante ed il colluttorio, anche loro sempre presenti.
Tutti prodotti estremamente semplici, che richiedono un minuto per essere realizzati, che non inquinano e che ci fanno bene :D
 
 

martedì 14 luglio 2015

KOMBUCHA, METODO A FREDDO - TRASFORMAZIONE IN ACETO e altro ancora...





Questo post vuole essere un integrazione a quello precedente, che trovate qui,  dove descrivo che cosa è il kombucha, il metodo di utilizzo e di produzione. 
In questo nuovo post ho raccolto alcune varianti che ho trovato in questi mesi molto comode ed utili.



Tutti i metodi per velocizzare e variare in positivo le mie autoproduzioni son assolutamente ben venuti e ben apprezzati. Tempo fa diedi ad un amica un "fungo" di kombucha, nonostante la faccia attonita del marito che tra un po' non mi sopporterà più a causa delle molteplici influenze "strane" che porto ai piatti di casa sua. Prima ci furono i germogli, poi il kefir, in seguito il kombucha, i frullati verdi ed ora pure i Fervida   - Perdonami Filippo!!!!!  :D :D
Dopo qualche mese in un confronto in merito all'utilizzo del kombucha questa carissima amica mi raccontò il suo nuovo metodo di produzione. Dato che sveltisce di molto la procedura di preparazione del tè ho provato immediatamente ed ho mantenuto questa modalità che vi propongo come alternativa a quella del precedente post.

Kombucha medoto di produzione a freddo.
Come sempre si deve calcolare la quantità di acqua necessaria ed il peso del tè in foglie o la quantità di bustine. Si uniscono i due ma senza far preventivamente scaldare l'acqua, si attende poi l'infusione per almeno 3 ore.
Una volta passato questo tempo si tolgono le bustine o si filtra con il colino il tè in foglia, successivamente si mette lo zucchero, e si mescola molto bene per farlo sciogliere del tutto. Poi si procede come nel motodo a caldo, cioè si versa il tè in un recipiente grande e ci si adagia all'interno il  "fungo" di kombucha che fermenterà almeno una settimana coperto da un canovaccio.

Aumentare la produzione dei "funghi" di Kombucha
Per comodità chiamo il kombucha fungo ma ricordiamoci bene che è un insieme di molti batteri.
Per aumentare il numero di dischi di kombucha basta lasciare a fermentare per più tempo dei "figli". Io ho preso più recipienti ed ho messo, anche per alcuni mesi, alcuni piccoli di kombucha in fermentazione in un tè maggiormente zuccherato (oltre allo zucchero standard ne metto uno o due cucchiaia in più). Questo mi permette di avere tanti bei bianchi e grassocci kombucha sempre pronti da regalare o da utilizzare per nuove fermentazioni di tè o aceto.



Aceto di kombucha
Se volete che il vostro tè di kombucha si trasformi in aceto non dovete far altro che lasciare il "fungo" in fermentazione più a lungo, un pò di settimane. Per la quantità di tempo vale la prova del gusto, se sa di aceto è pronto.  Potrete usare l'aceto ottenuto sia per condire le vostre insalate che per le pulizie domestiche.

Vacanze e kombucha
Se dovete fare un viaggio, anche lungo, potete lasciare tranquillamente il vostro kombucha a casa. Mettetelo in fermentazione nel tè aumentando un pò la dose dello zucchero (così avrà di che nutrirsi anche per lunghi periodi). Lasciandolo in perenne fermentazione al vostro rientro troverete un buon aceto di kombucha, vi accorgerete della trasformazione dal forte sapore acetico. Potete lasciarlo fermentare sia nel frigo, rallentando la fase di fermentazione, che in casa, a voi la scelta.

Insaporire il kombucha
Se desiderate dare al vostro tè di kombucha un gusto fruttato potete insaporirlo con della frutta a pezzi. Il procedimento è semplicissimo. Basta mettere nel contenitore del tè di kombucha, dopo aver tolto il "fungo" e travasato il liquido, un pò di frutta a pezzettoni (quella che desiderate: mele, melone, fragole, mirtilli...) e lasciarlo altri giorni a fermentare. Sentirete che gusto!!!

Kombucha in gravidanza
Purtroppo il kombucha non è consigliato in gravidanza perché leggermente alcolico. C'è chi comunque lo consuma, io ho scelto di non berne, anche se devo ammettere mi manchi molto, soprattutto quello della sera favolosamente digestivo.



lunedì 6 luglio 2015

UNA NUOVA VITA...



Quando da piccola qualcuno mi chiedeva cosa volevo fare da grande, dopo la fase della parrucchiera e dell'infermiera del periodo elementari, la risposta che mi veniva sempre in mente era: fare la moglie e la mamma.
E' stato il mio sogno di sempre, non mi sono mai scostata da questo nemmeno quando ho avuto varie possibilità di carriera, anche quando ero single ho sempre scelto lavori che mi dessero una tranquillità e rifiutato quelli in cui avrei dovuto mettere il lavoro al primo posto nella mia vita. Il primo posto ero certa che prima o poi sarebbe stato occupato da ciò che realmente ritenevo importante.
Ho conosciuto mio marito poco più di 8 anni fa. Quando le cose si iniziarono a far serie tra noi, potrei dire da subito, ho chiarito il mio modo di vedere la vita e la famiglia, una visione un po' singolare ma molto più naturale e centrata sulla coppia. La mia grande fortuna fu scoprire che quell'uomo che avevo innanzi condivideva molte mie idee. Il mio primo sogno si è realizzato quando ci siamo sposati 6 anni più tardi!
Abbiamo lavorato tantissimo su di noi sia individualmente che sulla nostra coppia in questi anni. In così poco tempo ne abbiamo passate veramente di belle e di brutte. Io ho sempre pensato che una brutta scossa iniziale sarebbe potuta esserci utile per consolidare o mettere in repentaglio totalmente la nostra relazione e da lì avremmo potuto capire quanto valevamo come coppia. Le scosse sono state brutte e difficili da vivere, con molta sofferenza, ma la consapevolezza che entrambi abbiamo oggi su noi stessi e su noi come coppia è valsa tanta sofferenza.
Nel nostro cammino insieme attendevamo il momento giusto per avere un figlio. Si, tutti dicono che un figlio sistema tutto e che a prescindere va bene. Ma io ho detto NO. Non volevo un figlio a prescindere. Io desideravo pazzescamente un figlio, ma solo nella serenità della nostra vita. Serenità che ovviamente non arriva per forza da fuori, ma da dentro di noi. Io e mio marito volevamo un figlio non a prescindere, ma lo volevamo nel momento giusto, quello che noi due e lui avremmo sentito essere il momento giusto.



Quando abbiamo iniziato a provare ad avere un bimbo immaginavo di rimanere immediatamente incinta, perché del resto eravamo pronti!! ed invece sono arrivati i primi mesi di delusione.
Non volevo che le delusioni prendessero potere dentro di me e così dopo pochissimi mesi ho deciso di fare un percorso con una psicoterapeuta per alleggerire le mie aspettative e trovare piacere a prescindere nella relazione con il mio corpo di donna. Nella mia vita il lato psicologico è fondamentale e ho scoperto che fa sempre la differenza un confronto ed un lavoro su sé stessi. Sono stata indirizzata dalla professionista ad un lavoro di gruppo che aveva come titolo "Sicurezza e libertà: Oltre i limiti, verso nuovi spazi." Mi ci vorrebbe un post lunghissimo solo per descrivere l'importanza di questo percorso. Di quanto mi abbia alleggerita, rinfrancata, rafforzata, stupita, liberata  questo lavoro su me stessa. Importantissimo è stato anche il rapporto con persone nuove, che non avevo mai visto prima, donne o uomini che avevano dentro di sé un mondo, che ho scoperto essere splendide, rimanevo ad ogni incontro affascinata dalla loro umanità, dalle loro storie, i vissuti, le loro difficoltà che con molta nobiltà affrontavano e trovavano il modo migliore per farle convivere con i loro bisogni. Scoprire cosa per me e per gli altri significava la Sicurezza ed allo stesso modo la Libertà mi ha permesso di liberarmi da pesi inutili, di creare spazio in me e di essere disponibile ad aspettare tutto quello che mi poteva capitare.
E così, dopo un annetto circa da quando iniziammo a provare ad avere un bambino il nostro bimbo ha saputo che a quel punto io ero Veramente pronta ed è arrivato. Veramente nel Momento Giusto!
        SONO FELICEMENTE INCINTA            ASPETTIAMO FELICEMENTE UN BAMBINO      
Ora sono al 4° mese ed il bimbo dovrebbe nascere a metà dicembre. Non sappiamo se sarà maschio o femmina. L'idea era di scoprirlo alla nascita, anche se ora la curiosità inizia a farsi sentire, soprattutto in me.
Il periodo che sto vivendo è splendido!! Vedere la mia pancia che pian piano cresce è una grande soddisfazione, è il mio secondo sogno che si  è avverato! A 38 sono mamma, si, perché anche se lui/lei non è innanzi ai nostri occhi, è qui, dentro di me. Siamo genitori!
In questi mesi ho avuto una forte stanchezza che mi ha obbligata a rimanere da subito a casa dal lavoro. Due mesi di malattia.
Penso che questa stanchezza sia stata una fortuna. Ovvio non è facile la giornata quando ci si stanca a fare nulla e i momenti di noia possono peggiorare la situazione. Ma questo mi ha permesso sin da subito di agire da mamma, di avere il tempo di coccolare il mio piccolo, di parlare con lui/lei, di godere del cambiamento del mio corpo portandogli attenzione. Cose che altrimenti mi sarei persa e che sin dall'inizio invece mi hanno fatta calare a pieno nel mio nuovo ruolo e nella mia nuova vita.
Può essere che prossimamente riesca a rientrare al lavoro, ma ora sono centrata ed ho già un contatto chiaro con il mio piccolo cucciolo, e sto insegnando a mio marito a fare lo stesso, relazionarsi con il nostro piccolino.
E' una esperienza splendida, che necessitavo vivere e che son certa aiuterà ancor di più me e mio marito nel nostro essere coppia.



In questo ultimo anno ho avuto modo di informarmi in merito al parto, nelle sue modalità e figure professionali, alle necessità durante il periodo di gestazione e dei primi anni del bimbo. Ho letto dei libri meravigliosi che mi hanno insegnato tanto: Willi Maurer La prima ferita e Il senso di appartenenza. Michel Odent La funzione degli orgasmi.  Gabriella A .Ferrari La comunicazione ed il dialogo nei primi nove mesi. Giorgia Cozza Bebè a costo zero.  .....
Ma soprattutto sono stata affiancata sin dall'inizio da una splendida Doula, che ho la fortuna di avere come amica, e che mi ha e mi sta spiegando, indirizzando, rassicurando, prestando cose... Anastasia mi sta aiutando ad essere mamma. Per ogni mio dubbio so che ho una persona che con semplicità e chiarezza si confronta con me, mi sento tanto avvantaggiata. E' stata proprio lei a darmi le varie proposte per il parto a parlarmi di ostetrica e non di ginecologa, lei che mi ha ben capita nel mio modo di essere e di vedere la vita ha saputo raccontarmi del Loths Birth, dell'allattamento e di tante altre cose importanti.
Così io e mio marito abbiamo deciso di far nascere il nostro bimbo alla Casa maternità Montallegro, dove ho trovato due ostetriche che hanno subito capito e condiviso la nostra visione naturale del parto e di gestire la vita. L'ostetrica da cui ho deciso di farmi seguire nello specifico ha molte affinità con me e mi sento molto sicura della sua professionalità.
Mi avrebbe fatto piacere un parto in casa, ma al momento la casa che abbiamo in affitto non è accogliente e sono stata contentissima di scoprire che esistono case maternità che mi libereranno dagli obblighi ospedalieri e che potessero far nascere il nostro piccolo come lui vorrà e come io necessiterò.
E' una avventura... e siamo solo allo splendido inizio, è tutto un divenire, un capire, un vivere, son tutti sentimenti ed emozioni.  Alla 14° settimana ho sentito il primo calcetto del mio bimbo, nei momenti di relax con lui in cui lo coccolo, gli canto la ninna nanna e gli racconto alcune cose, gli ho chiesto di farsi sentire e con la mano sopra la pancia ho avvertito il suo piccolo movimento. Al momento quel movimento sembra così delicato ed è così nuovo che una incertezza è normale averla, ma sono stata rassicurata, quello è proprio il mio bimbo che mi risponde. MAGNIFICO!!!
Ora che sono alla 16° settimana almeno una volta al giorno mi metto a coccolarlo ed a raccontargli qualcosa, mi risponde quasi sempre con il suo calcetto che è sempre più forte ed evidente.

Vi racconterò di questa nuova vita strada facendo... tra una ricetta culinaria ed un consiglio eco ;)


un Sorriso a tutti...

venerdì 26 giugno 2015

BRIOCHES VEGAN con lievito madre...




Negli ultimi mesi sono stata molto ferma, sono stata per tanto tempo obbligata all'ozio, posso dire però di aver lavorato in un modo nuovo, con il mio corpo. Delle motivazioni vi parlerò in un prossimo post.
Sta di fatto che ora, da circa tre settimane, ho ricominciato a muovermi. A necessitare di fare, di creare, di dare libero sfogo alle mie mani. Il tutto con dei tempi per me nuovi, ancora più lenti e rilassati rispetto a quelli dell'ultimo anno ma a cui mi sto adattando con molta serenità.
 
La prima cosa che mi è venuta voglia di fare è metter le mani in pasta.
Creare una bella massa corposa e lavorarla sul tavolo della cucina, spingere le mani nell'impasto morbido e plasmarlo.
Una delizia che chi ama fare il pane a mano ben conosce.
 
Il primo giorno ho sfornato ben 5 pesanti pagnotte di pane, nonostante in casa siamo solo in due a mangiarne. Era proprio la voglia di fare che ho lasciato a briglie sciolte ed ho prodotto, prodotto, prodotto... :D
Una gran soddisfazione.
 
Avendo del tempo maggiore rispetto all'ultimo periodo mi è venuta l'idea di tornare al lievito madre e lasciare perdere quello di birra. Così con estremo piacere ho ridato vita al lievito che il mio carissimo amico Nicola mi diede all'inizio del 2010. Nicola mi disse: una parte seccala e frullala può essere che ti verrà utile in futuro. Aveva ragione!!!
Ho preso la polverina che mi ha seguita durante i vari traslochi di questi ultimi 5 anni e che mi attendeva paziente in credenza. L'ho unita ad un po' di acqua ed un pizzico di miele. Per una settimana le ho dato da bere acqua e da mangiare nuova farina e saltuariamente un po' di miele. Ed ora è piena di energia e si gonfia e cresce che è un piacere.
Ora ho polverizzato e messo in un barattolino nuovamente il nuovo lievito dopo un bel po' di rinfreschi, pronto per il futuro.

 
 
Oltre al pane ho iniziato a preparare delle brioches per la colazione. Ho preso da ViolaMirtillo l'idea di base per delle briochines vegan ed ho adattato la ricetta a quello che la mia dispensa offre.
Ho fatto un po' di esperimenti con le varie farine e trovato quelle che sono maggiormente di mio gusto.
Con la quantità di ingredienti utilizzata possono uscire 6 brioches grandi come quelle della foto in alto, altrimenti le si possono fare anche più piccole, saziano molto. Le ultime che ho fatto le ho cotte al punto giusto e risultano molto morbide.
Alcune le ho farcite con la marmellata altre le ho lasciate vuote.
 
Vi lascio la ricetta, chissà mai che vi vada di provarle.
 

 
BRIOCHES VEGAN con lievito madre
230 gr. di farina tipo 2
50 gr di farina ai cereali integrale ( se non si ha questa farina si può utilizzare solo quella di tipo 2)
125 gr. di lievito madre, rinfrescato la sera prima
130 gr. di acqua (in cui io ho messo un cucchiaio di sciroppo di sambuco)
20 gr di olio evo (può essere che con tutta farina tipo 2 possano servirne anche 25 gr)
70 gr di zucchero di canna integrale - (ViolaMirtillo consiglia in alternativa 60 gr di sciroppo di agave, io al momento l'ho terminato)
1 cucchiaio di polvere di scorza di arancia
1 cucchiaino di crema di dattero (ingrediente facoltativo - io l'ho ricevuto come dono da una socia della mia Banca Del Tempo che me lo ha donato dopo un viaggio in oriente)
1 pizzico di sale
Per farcire: se vi va di fare le brioches ripiene potete mettervi all'interno prima della cottura della marmellata o la crema che preferite.
Per spennellare la parte superiore: io ho usato lo sciroppo di sambuco, ma in alternativa vi sono i malti di riso/mais o lo sciroppo di agave che consiglierei di allungare con un poco di acqua.
 
 
In un recipiente capiente mettere il lievito e scioglierlo con l'acqua. Aggiungere la farina, lo zucchero, la polvere di arancia, il sale e la crema di dattero. Iniziare ad amalgamare ed aggiungere piano piano l'olio evo. Io in base alla consistenza della massa cerco di capire quanto olio possa servire, non si deve esagerare altrimenti oltre a rimanere fin troppo oleoso ne risentirà anche il gusto finale. Impastare su una spianatoia infarinata energicamente fino a che la massa risulta omogenea e malleabile. Rimettere il composto nel recipiente, coprirlo con uno strofinaccio e lasciarlo per 3 ore in un luogo caldo (ottimo il forno spento) o coprirlo con una coperta.
Passato il tempo della prima lievitazione stendere l'impasto con il mattarello e lasciarlo alto circa mezzo centimetro. Tagliare dei triangoli da arrotolare partendo dalla base larga.
Se si vogliono farcire con marmellata o creme varie si deve mettere un cucchiaino di crema nel centro della parte più larga prima di iniziare ad arrotolare le brioches.
Adagiare le brioches su di una teglia da forno e lasciarle lievitare per circa 7 ore.
Accendere il forno a 180° e cuocerle per 15-20 minuti, il tempo di cottura varia in base al vostro forno ed alla dimensione delle brioches.
Fare raffreddare su di una gratella e spennellare la parte superiore con quello che si vuole.
 
Buona colazione!!! :D
 
 
 
Le brioches di questa foto le ho fatte un po' più piccole e solo con farina tipo 2. Sono anch'esse molto buone. Le ho farcite al momento tagliandole per lungo tipo panino e spalmandovi un bello strato di marmellata di frutti di bosco ed abbinate con yogurt appena preparato arricchito di semi di lino.
 


giovedì 19 marzo 2015

FERVIDA...MICRORGANISMI VIVI


FV di semi di canapa, con strati di gelatina adagiati sul fondo
 

 
Sono trascorsi 4 mesi da quando avviai il mio primo Fervida.
La passione mi ha presa, al primo se ne sono aggiunti ovviamente altri ed il mio lavoro continua calmo e cadenziato tutti i giorni.
I Fervida sono una speranza e sono la cosa più semplice a cui si possa pensare. Hanno un utilizzo ampio, occorrono per un'infinità di cose.
 
La mia casa è in pieno fermento, un laboratorio in ogni angolo. Io continuo a sperimentare, tra un po' di tempo vi racconterò i risultati, i procedimenti e tutto quello che ho imparato in questo nuovo percorso di autoproduzione e di vita.
Vi lascio le immagini di alcuni Fervida (FV) in pieno lavoro.


FV di curcuma, frizzantissimo


FV di pepe nero, frizzante


FV di scarti di cucina, con gelatina (soprattutto frutta invernale)


FV di aloe vera, con inizio di gelatina


Muffa di FV di semi di canapa
Io la trovo spettacolare.
Vi sono vari tipi di muffe che nei primi mesi si possono creare in un Fervida, alcune trovo abbiano delle forme poetiche, così morbide e vellutate... Tipo questa che recentemente mi si è formata nei semi di canapa.
 





lunedì 16 marzo 2015

Parlano di me...





Una piccola intervista in cui parlo del mio punto di vista delle autoproduzioni.




martedì 17 febbraio 2015

FRULLATI e FRULLATORE...




Ad aiutarmi per le mie colazioni, i miei pranzi, le mie merende è arrivato IL nuovo Frullatore. Come per un innamorato bramatissimo lo ho atteso e desiderato per alcuni mesi.
Finalmente ora è con me, si è fatto largo, cosa difficilissima visto il poco spazio, nella mia attuale cucina ed ha preso posto in pole position a fianco all'Estrattore.
Solo chi ha mangiato per tanto tempo quei frullati che più da bere erano da masticare - e pure a lungo...- e che poi è passato agli smoothie gustosissimi può capire cosa vuol dire avere un buon frullatore.
Io son diventata così golosa che in questo periodo al lavoro per pranzo non faccio altro che portarmi frullati e frullati ed ancora frullati.
Due annetti fa ci siamo avvicinati all'estrattore che ci ha deliziato con una miriade di succhi gustosissimi. Ogni tanto però si ha pure voglia di qualcosa di diverso e così si ritornava al frullatore che avevo in casa da anni. Sia ben chiaro: il Frullatore è una cosa, l'Estrattore un altra, due accessori assolutamente differenti ma entrambe molto utili.
L'incontro con il libro "Le Virtù terapeutiche dei Frullati Verdi" di Victoria Boutenko mi ha fatto nuovamente avvicinare ai frullati verdi, ogni volta le mie letture di settore finivano con l'argomento frullati verdi.
La mia lotta perenne contro le carenze di ferro mi fa spesso ricercare nuove tecniche di assunzione del ferro dai cibi e dopo aver letto e riletto... e nuovamente riletto studi e testimonianze di ogni genere mi son convinta che anche questa poteva essere una giusta strada.
Il costo non è limitato ma gli investimenti fatti per la propria salute sono i migliori investimenti. Per chi sceglie di curarsi con il cibo e di essere ciò che mangia gli accessori da utilizzare fanno la differenza. Mio marito non mi farebbe mai così tanto contenta se al posto di un frullatore simile mi comprasse un gioiello, i miei gioielli sono custoditi oggi nella mia cucina.
Noi abbiamo guardato le caratteristiche dei vari frullatori in commercio, letto le recensioni e guardato i video proposti dalle case madre. La nostra scelta è andata su Vitamix, un prodotto americano di alta qualità. Vi sono vari modelli di questa casa, abbiamo ritenuto fosse il caso nostro anche la semplice base, e dopo averlo provato confermo che è già un'ottima scelta.
Lo stesso modello lo hanno acquistato anche i miei genitori ed una carissima amica, tutti estremamente soddisfatti ed ora grandi consumatori di frullati.

 
Non appena entrato in casa il mio frullatore dopo la pulizia d'obbligo iniziale si è messo immediatamente al lavoro e l'utilizzo ora è quotidiano.
Ho subito tritato le verdure essiccate per fare il dado che da tempo attendevo di consegnare a Tizi che provvedeva a farmeli tritare con il Bimby. Credetemi non c'è paragone né con il mio vecchio frullatore ovviamente ma nemmeno con il Bimby, il Vitamix ha polverizzato ancor di più le mie verdure  trasformandole in una polvere  delicata.
Poi è stata la volta di tutte le bucce di agrumi essiccate, anche loro divenute in un attimo una polvere profumatissima.

 
Ora eccoci sbizzarrirci con molteplici frullati di frutta e verdura, mio marito ha ritrovato la passione per i frappè, posso solo immaginare cosa mi combinerà la prossima estate!!!
Ieri mi è venuta l'idea di preparare i carciofi ripieni ma non di riempirli con il solito pangrattato ma con una farina di lenticchie. Una favola!!! Anche una piccola manciatina di lenticchie è stata frullata in un attimo finemente, ed il risultato del mio pranzo è stato ottimo.
 
Sebbene non sia molto rumoroso, ma dato che nel palazzo in cui sto vivendo vi sono pareti di cartone, per ridurre il rumore mattutino solitamente preparo i miei frullati la sera, dopo di che metto in frigo e la mattina mi trovo la colazione pronta senza sporcare nulla e riuscendo inoltre a dormire 15 in più dato che non mi serve il tempo per la preparazione.
Verso il frullato anche in un contenitore da mezzo litro che poi mi porto al lavoro. Credetemi, al lavoro non vedo l'ora che arrivino le 12 per sbevazzarmi tutto.
Con il vecchio frullatore era impossibile gustare alle ore 12 il frullato preparato precedentemente la mattina perché si separava il liquido dalla parte più solida, figuriamoci se addirittura lo avessi preparato la sera prima. Con Vitamix invece è tutto molto cremoso ed omogeneo e la cremosità permane nel tempo e permette di assaporarlo quando si vuole.
 
Le ricette sono miriadi, ci si può sbizzarire con abbinamenti gustosissimi. Io ne approfitto sempre per mettere qualche verdura a foglia verde ma ancora ci abbino le banane che rendono molto più dolce il composto.
Si possono impostare ricette per depurarsi, per rigenerarsi, per rinforzarti....    
Vi lascio il link delle ricette video in lingua inglese della Raw Family, Qui   30 ricette per 30 giorni.  
Oltre al libro della Boutenko vi consiglio anche di leggere "365 frullati vegan" di Kathy Patalsky.
In rete inoltre troverete tanti spunti interessanti.
 
A ognuno il suo Frullato...
 

http://www.macrolibrarsi.it/prodotti/__frullatore-vitamix-tnc-5200.php#?pn=3089
 
http://www.macrolibrarsi.it/prodotti/__frullatore-vitamix-tnc-5200.php#?pn=3089


 






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