giovedì 8 febbraio 2018

microrganismi effettivi: FERVI'DA PER OGNI COSA


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Fervìda con pietra pomide per la lavatrice
 
In alcuni passati post vi avevo nominato i Microrganismi chiamati in Italia "Fervìda" o FV. Ho scoperto questo mondo nel 2014 tramite un gruppo FB, dopo alcuni mesi di studio delle sperimentazioni altrui mi sono messa a produrli anche io.
Vi lascio i link dei post in cui ho anticipato l'argomento, qui e qui.
Dopo circa 4 anni casa mia viene pulita con i Fervìda, in più ogni giorno io, mio marito e mio figlio ci beviamo un buon numero di gocce di Fervìda, e questi finiscono anche in abbondanza nelle mie creme e prodotti per la pulizia personale.
Ho contagiato in questo processo anche mio padre che ha riempito parte del suo tempo di pensionato con i microrganismi, e alcuni (pochissimi rispetto a quello che pensavo) amici divenuti grandi sostenitori.
Dei Fervìda vi posso dire che sono la fermentazione di frutta/verdura/semi/erbe... Questa fermentazione si attivata con acqua e zucchero o miele. Per attivarsi la fermentazione si deve mettere il vegetale scelto, mondato e lavato, in un bidone, meglio se di plastica e di grandi dimensioni, e fatto macerare per alcuni mesi con una proporzione di acqua e miele in base al tipo di vegetale ed alla dimensione del bidone che contiene il tutto.
Per le pulizie di casa si possono far fermentare gli scarti della cucina messi tutti insieme (bucce, parti legnose, gambi, foglie), mentre per l'assunzione orale o l'utilizzo della persona è bene far fermentare vari ingredienti singolarmente e poi unirli a fine fermentazione.
Dopo 1 anno dall'inizio della fermentazione si può prelevare il succo (Fervìda) ed utilizzarlo per le pulizie di casa, per concimare l'orto, per pulirci una quantità infinita di cose, per regalarlo alla natura versandolo in fiumi e laghi, per fare del bene alla propria persona assumendolo o mettendolo su parti del corpo dolenti. Il vegetale fermentato, ricco di microrganismi per due o tre anni può essere riutilizzato per nuove fermentazioni. Mentre il Fervìda estratto più passano gli anni più diviene pregiato grazie al suo arricchimento in microrganismi.
I microrganismi sono una vera manna.
Il metodo di sviluppo dei microrganismi che utilizzo proviene dalla Tailandia, Pa Chang, ora una anziana e dolce signora aperta all'umanità, li ha riscoperti dai monaci e ha iniziato la loro produzione donandoli/vendendoli a chi ne richiedeva e pubblicizzando in ogni modo il loro metodo di produzione così che chiunque potesse autoprodurseli autonomamente facendosi del bene.
Io ho scoperto i FV (fervìda) da un gruppo in facebook, un Italiano che vive in Tailandia da anni, appassionato amatore dei FV ha generosamente pensato di creare un gruppo italiano per permettere a noi di acquisire la conoscenza di questo mondo e le loro tecniche di realizzazione. Ecco il link al gruppo FB .
Vi lascio anche il link a  questo video in cui viene spiegato in modo semplice cosa sono e come si producono.
 
Vi consiglio di entrate nel gruppo FB e di leggere i vari file, le testimonianze ed i racconti, di analizzare le molteplici domande poste agli esperti del gruppo, che gratuitamente si sono messi a studiare i Fervìda e hanno donato tempo a tutti noi che oggi li utilizziamo e amiamo. All'interno dei file vi sono anche ampiamente spiegate le tecniche di realizzazione dei FV e consigliati i vegetali da utilizzare.

una parte dei bidoni con Fervida in fermentazione
 
 
Tutto questo preambolo per raccontarvi che le mie lavatrici, grazie ai Fervìda, non inquinano più, anzi fanno del bene all'ambiente.
Io da mesi lavo solo con i FV, fino a settimana scorsa ne utilizzavo due, uno di noci saponine ed uno, chiamato Arcobaleno, derivato dagli scarti della cucina. Con solo questi FV le mie lavatrici da mesi non inquinano e per di più fanno bene alle falda acquifera. Ma ora vi è una novità che mi permette di risparmiare ancora di più non dovendo nemmeno acquistare le noci saponine per nuove fermentazioni.
 
Una biologa, che da tempo segue il gruppo e che ha condotto vari studi sui FV, ha scoperto che questi in unione ad una pietra pomice possono essere gli unici elementi necessari per i nostri lavaggi degli indumenti. Basta mettere dei FV in un contenitore di vetro, immergervi una pietra pomice (meglio se delle Eolie) in modo che si imbibiscano bene di FV, poi una volta riempito il cestello della lavatrici di vestiti mettere la pietra pomice in un calzino di spugna, chiuso da un laccetto per non far uscire la pietra durante il lavaggio con il rischio di rovinare gli indumenti, e attivare l'elettrodomestico al solito lavaggio (unica accortezza l'utilizzo massimo di 60 gradi in modo che i FV si mantengano anche alle temperature alte). Per profumare il bucato, e qualora l'acqua di casa fosse dura, si può in aggiunta mettere un po' di FV nel cestello dell'ammorbidente con qualche goccia dell'olio essenziale preferito.
Niente detersivo, niente ammorbidente, niente costi per gli acquisti di entrambi, niente imballaggi né del primo né del secondo, niente trasporto per entrambi. Che dire? Magico!
 
 

i FV pronti per l'assunzione orale invecchiati due o tre anni
 
 
Ringrazio tutte le persone che hanno permesso questo arricchimento per me e la mia famiglia. Stefano prima di tutto che dalla Tailandia ci ha insegnato cosa sono e che ancora oggi ci aiuta a produrli con amore per il prossimo; la biologa Carmen che ha avuto fiducia dei fermenti che li ha studiati e che ci ha dato sempre risposte competenti alle varie domande a lei poste da chiunque nel gruppo e che ha scoperto l'utilizzo della pietra pomice; Maurizio (marito di Carmen) che ha gratuitamente raccolto molte pietre pomice che si riversavano sulle spiagge siciliane e ce le ha spedite;  Tutti coloro che ogni giorno sperimentano l'utilizzo dei FV sia per l'uso quotidiano che per alcuni casi particolari e che ne fanno menzione nel gruppo donandoci nuovi saperi.
 

 
Cosa aspetti? Inizia anche tu a produrre per farti e farci del bene!
Il mondo dei FV è vasto e scoprirai per quante cose questo metodo semplice e naturale possa servire.
 
 

martedì 23 gennaio 2018

LATTE DI SEMI DI ZUCCA





 
Oggi ho preparato una ricetta facilissima e gustosa per la colazione. Ho riutilizzato quello che sarebbe uno scarto per fare un bevanda niente male!
Ho pulito una zucca e l'ho privata dei filamenti interni e dei semi. I semi li ho lavati e li ho messi da parte per fare questo latte vegetale (mi permetteranno ancora di definirlo latte?).
Io adoro la zucca mentre mio marito non tanto a causa del suo gusto dolce, ne compro comunque tantissima perché la utilizzo sempre per il brodo che faccio per il mio bambino. Così ho una marea di semi di zucca. Una parte di semi li ho già da tempo puliti e conservati per la prossima estate, spero che per i mesi caldi saremo finalmente a vivere in cascina e quindi di far germogliare i semi per poterne avere piantine e poi altre zucche. I semi che ogni zucca ci dona sono veramente tanti e quindi, non avendo voglia di stare al momento a sbucciarli per mangiarli li stavo gettando. Questa ricetta è ottima per ridurre lo spreco e per avere il meglio dalla nostra cucina data la proprietà di questi semi.
Ho scoperto che al mio bimbo le bevande vegetali piacciono tantissimo, non appena apro il frigorifero lui va alla ricerca della bottiglietta o del brico di latte e me lo chiede. La maggior parte di quelli confezionati, ne tengo sempre uno o due di scorta per quando ho i tempi ridottissimi, sono pazzescamente dolci oltre che costosi. A me personalmente queste bevande confezionate non piacciono molto a causa del loro gusto eccessivamente zuccherato, ma a lui piacciono. Cerco così di prepararne sempre di miei, il più gettonato per via della facilità di realizzazione al momento è quello di avena con l'avena in fiocchi.
 
Questa ricetta l'ho presa dal bellissimo blog di Stella. Lei è sempre fonte di meravigliose ricette e di splendidi consigli. Andate a sbirciare da lei le proprietà dei semi di zucca.
Di Stella vi consiglio anche il suo nuovo sito La rete del bio, dove propone varie aziende prodruttrici bio in modo che il consumatore possa mettersi direttamente in contatto con loro senza intermediari. Veramente un ottima e pratica idea per chi apprezza il biologico e vuole togliersi, anche solo parzialmente, dal sistema commerciale della grande distribuzione.
 



BEVANDA DI SEMI DI ZUCCA
100 gr di semi di zucca
700 ml di acqua
2 datteri
una puntina di cucchiaino di cannella


La ricetta è semplicissima.
Dopo aver pulito la zucca dai filamenti e dai semi lavate questi ultimi sotto l'acqua corrente.
Metteteli in un frullatore potente, io utilizzo sempre il Vitamix, o una macchina per il latte vegetale,  consiglio Soyabella per la praticità del cestello interno, unitevi il resto degli ingredienti e frullate per qualche minuto fino a che non diventa tutto omogeneo. Con un tessuto, lavato con un prodotto naturale, filtrate. Vedrete quanto sarà ridotto lo scarto finale e sentirete che delizia il latte prodotto.
Se vi va di provare a realizzarlo fatemi sapere cosa ne pensate.





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